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La Chiesa dei Battuti



Chiesa della Confraternita dei Disciplinanti o Battuti di Vesime dedicata all'immacolata Concezione.

Descrizione

Della Confraternita dei Disciplinanti di Vesime si parla nei registri della mensa vescovile già nel 1513, ma pare che essa esistesse già almeno nella seconda metà del 1400.
Ciò risulta da un elenco dei confratelli defunti; i nomi venivan letti dal priore durante la messa delle 7, il due novembre.
In una relazione di una visita pastorale nel 1577 si precisa che "per l'Oratorio di S. Maria, li confratelli facciano costrire la volta ed il pavimento ed imbiancare i muri". Tale oratorio corrispondeva in parte alle mura della chiesa attuale; ne fanno fede le due date, 1547 e 1548, apparse sulla parete destra durante i restauri del Ì995-97
Un primo ciclo di affreschi visibili in parte nella terza campata di sinistra illustranti le tentazioni di S. Antonio, il martirio di S. Sebastiano oltre che una probabile Annunciazione, verosimilmente ai primi denni del 1500.
Un secondo ciclo, ben più cospicuo, comprendente 18 episodi della Passione di Cristo (di cui ci rimane, pressoché integro, il solo episodio dell'entrata in Gerusalemme) fu realizzato invece in epoca controriformistica, tra il 1585 e il 1600.
L'ampliamento della chiesa verso la collina e il rifacimento del frontespizio, che lo storico acquese Gianni Rebora, nel suo pregevole saggio (v. bibliografìa) assegna agli anni tra il 1758 e il 1786.
Nel 1805 venne costruito, dal capomastro Antonio Valenti, il primo campanile della chiesa sul lato sinistro della stessa e lo stesso capomastro nel 1814 restauro tutto l'Oratorio e costruì l'altare tuttora esistente.
Nel 1876 il campanile della confraternita minacciava di andare in rovina e di danneggiare la casa vicina: l'autorità comunale ordinò la demolizione e nel 1878 venne costruito l'attuale campanile.
11 20 novembre 1993 moriva in Vesime la signora Paolina Grasso ved. Fedele, la quale con testamento olografico destinava tutte le sue sostanze alla Chiesa della Confraternita.
Si e quindi iniziato il restauro per il recupero della facciata e i lavori agli interni che hanno permesso la parziale evidenziazione dell'antico patrimonio figurativo della confraternita.
Gli interventi sui preziosi affreschi ritrovati sono stati condotti dalla restauratrice Alina Pastorini per la prima parte e dal restauratore Dano Gnmaldi per la seconda parte sotto la direzione della dottoressa Elena Ragusa, funzionario della Soprintendenza preposta.
I lavori di resturo sono durati dal 1995 al 1999.
Il restauro completo dell'altare in stucco del XVII secolo e il restauro dellapala sono avvenuti ad opera della ditta Doneux e Soci sempre sotto la dirczione della dottoressa Elena Ragusa, funzionario dela Soprin-
tendenza alle belle arti. Durata dei lavori: da maggio ad agosto del 2000

Foto

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